Sono Ines di Messina, anche io sono stata una Young Caregiver e finalmente ho letto il libro “Quando mamma o papà hanno qualcosa che non va”. Mi sono presa un po’ di tempo prima di mandarvi la mia recensione sia perché leggere questa mini guida non è stato facile e soprattutto perché mettere in lettere ciò che ha suscitato in me ha richiesto una lunga riflessione.
Man mano che leggevo, riga dopo riga, rivivevo immagini, suoni, sensazioni ed emozioni contrastanti di quel vissuto che pensavo ormai metabolizzato. Eppure, nonostante siano passati trent’anni, ogni parola era un colpo al cuore. La cosa più forte di questo libro è che per la prima volta nella mia vita era un libro che leggeva me, poteva leggermi dentro come mai a nessuno avevo permesso. Quelle testimonianze, quelle emozioni, quei sentimenti contrastanti verso quel genitore che doveva essere il porto sicuro, fonte di amore e protezione ed invece era vortice di caos e paura e confusione… tutto ciò era un vissuto pienamente mio. Quel qualcosa che ci faceva sentire soli e diversi e che non ci lasciava scelta se non vivere questo fardello come fosse solo nostro perché incomprensibile ad altri, come poterlo condividere e con chi? (E nel libro ogni dinamica è spiegata in modo impeccabile).
Nonostante anni di terapia con cui ho abbondantemente elaborato il mio vissuto, il libro riapre in modo inaspettato tante piccole finestre proprio perché per la prima volta dopo trent’anni finalmente ritrovo un Sentire familiare al mio, autentico e sincero e crudo abbastanza da risuonarmi dentro.
Ricordo quella me – ragazzina che sognava ad occhi aperti che un giorno “non saremmo stati soli” e che sperava che in qualche maniera tutti quelli come lei avrebbero trovato qualcuno che li avrebbe compresi e aiutati. È una felicità immensa vedere che qualcuno oggi ci sia riuscito concretamente.
La nascita di COMIP in Italia è la Speranza che diventa realtà, è quel fuoco di Vita che ardeva dentro di noi: quella voglia di lottare, di riuscire, di vivere. Ed oggi siamo una marea, nessuno di noi è solo, nessuno di noi lo sarà mai. E questo libro ti aiuta a capire, a muoverti piano piano in un mondo a cui nessuno ti può preparare davvero e aiuta a capire e a indirizzare nella giusta strada, ai giusti supporti e a porsi le giuste domande per potersi orientare in modo consapevole in quel caos e in quella paura che si prova quando il proprio genitore è affetto da malattia mentale.
Non finirò mai di ringraziare Stefania e i suoi collaboratori per quello che hanno fatto: hanno ridato Speranza e Luce anche a noi che siamo già grandi o che come me hanno già perso, troppo presto e in modo troppo drammatico, quel genitore. È vero che è un dolore col quale bisogna imparare a convivere nella sua complessità ma la Vita non ci ha voltato le spalle. E’ certamente lì, con strade più tortuose, ma ci aspetta luminosa anche grazie al lavoro di COMIP. Ora più che mai, non arrendiamoci. Soprattutto oggi che sappiamo che Nessuno di Noi sarà mai più solo!
Grazie Stefania, grazie di cuore da parte mia … e anche da parte di quella bambina sola e smarrita che oggi non ha più paura!
Ps. Sono stata prolissa, scusatemi ma ero un fiume in piena di parole ed emozioni. Siete liberi di decidere se condividere la mia opinione o tagliarla o tenerla per voi. Volevo condividere con voi in primis ciò che siete per me COMIP. Già tempo fa scrissi che forse per me era troppo tardi, mio padre ha deciso di togliersi la vita dopo un lungo travaglio un anno e mezzo fa… ma devo dire che in realtà siete fondamentali anche oggi più che mai.
Quindi, Grazie ancora, non mollate! #endthestigma