“Ci deve pur essere un campo da gioco dove possa muovermi in pace!”
Le mie dita fremono, corrono sulla tastiera. Ritrovano la gioia di materializzare mondi e suoni e sensazioni, di capitalizzare il mio dolore e non lasciarlo mangiarsi tutto di me.
“Posso ancora controllare qualcosa”, penso. “Non tutto è perduto!”.
Continuo a cercare. La parte migliore di me.
Quella che il passato non è riuscito a distruggere.


A te che passi da qui, benvenuto/a e piacere di conoscerci! Intanto ti racconto qualcosa di me, anche se ti dirà molto di più il mio Giardino delle Parole

Sono nata a Roma il 16 ottobre del 1980. Ho vissuto per 30 anni ad Ostia e dall’estate del 2011 vivo in provincia di Viterbo, nella splendida Tuscia. Un territorio che ho imparato ad amare, nonostante mi manchi tanto il mare. Un luogo che mi ha fatto (ri)scoprire quanto ami Camminare ed Esplorare.

Ho una splendida cagnolina, che ha portato calore e simpatia in ogni giornata da quando è venuta a vivere con noi. E’ una trovatella dal pelo morbido e fulvo chiamata Dora, che in greco vuol dire “dono”. Un nome che non ho scelto io, ma le si addice così tanto che glielo abbiamo lasciato! Così veniva soprannominata anche mia nonna paterna, che non ho fatto in tempo a conoscere. L’ho scoperto qualche anno fa ritrovando le sue vecchie foto in bianco e nero, quelle che spediva a mio nonno quando lavorava in Etiopia ed erano innamorati a distanza. Nella sua firma il suo nome, Fedora, lo abbreviava in Dora… e ci ho letto un segno del destino!

Sono mezza italiana e mezza olandese per genetica e l’amore della mia vita, neanche a farlo apposta, è mezzo italiano e mezzo francese. Forse è per questo che ci intendiamo così bene. E ora che ci penso… anche la nostra Dora è meticcia! Decisamente una famiglia ben assortita.

Dal 2010 sono attivista, esperta per esperienza. Il campo nel quale mi batto per creare un cambiamento è la salute mentale. Il punto di vista da cui lo faccio è abbastanza inedito: quello di figlia di genitori con un disturbo psichico. E il modo in cui ho deciso di farlo lo è altrettanto: mi sono lanciata in questa impresa come Agente Attiva di Cambiamento, non come “vittima” di una storia dolorosa. Per affermare a gran voce che, attraverso una corretta COMunicazione, Informazione e Prevenzione, è la Resilienza a essere ereditaria!

Nel 2017 ho fondato l’associazione COMIP – CHILDREN OF MENTALLY ILL PARENTS insieme a Marco, Carlo e Gaia, tre compagni di avventura che condividono la mia stessa visione e passione. Un’associazione nata dal basso, con le sole nostre forze e l’aiuto prezioso di amici che credono in noi e del Cesvol Umbria, il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Terni. Nel 2018 grazie a loro ho anche pubblicato il mio primo libro: “Quando Mamma O Papà Hanno Qualcosa Che Non Va – miniguida alla sopravvivenza per figli di genitori con un disturbo mentale”. L’ho dedicato ai miei genitori, con tutto l’amore di cui sono capace. E di cui loro sono stati capaci. Devo molto a entrambi. E anche loro a me. Adesso con la mia associazione giro l’Italia per incontrare tantissime persone, studenti, insegnanti e tendere una mano a tantissimi figli per far sapere loro che non sono soli e offrire loro uno strumento per poter iniziare a stare meglio… Desidero cambiare il Mondo una persona alla volta e, con l’aiuto di tutti, aprire uno spiraglio per far entrare la Luce.

Amo scrivere, anche se è da parecchio tempo – fatta eccezione per il libro – che mi limito a farlo soltanto sui social. Finalmente oggi mi sono decisa a rinnovare il piacere della scrittura su un blog, come ai vecchi tempi, quando questo strumento era la mia preziosa valvola di sfogo creativa che mi ha aiutato tanto in un momento cruciale della mia vita e mi ha permesso di conoscere altre “Anime Sorelle”, alcune delle quali sono rimaste nella mia vita ancora oggi, a distanza di anni.

Vorrei vedere di nuovo accendersi lo schermo bianco dei miei pensieri, trasformati da impulsi elettrici in caratteri neri che prendono vita per lib(e)rare la mia Anima e lasciare che possa donarsi al mondo.

Desidero di nuovo uno spazio per elaborare le esperienze più significative che vivo e che rischierebbero altrimenti di perdersi nel flusso quotidiano e conservare qui una piccola parte del loro impatto emotivo sul mio mondo, interiore ed esteriore.

Con-Dividere, insomma. Ma non più soltanto nel caos algoritmico di un social network che tutto fagocita secondo criteri che non sempre possiamo controllare.

Scrivere come un piacere tutto mio, che spero potrà essere un po’ anche vostro, da lettori.

Con amore. Con passione. Con la libertà di farlo senza pressioni. Come piace a me!

Benvenuti! 🙂